EM

ROSA CANINA E AVOCADO

CAFFE' VERDE E LIMONE

MICRO-ORGANISMI EFFETTIVI

PER PURIFICARE IL CORPO E L'AMBIENTE

Desidero dedicare questa pagina ai Micro-organismi Effettivi (EM) perché ritengo che quante più persone abbiano la possibilità di venirne a conoscenza quante più saranno le probabilità volte al ripristino dell’ambiente oltre che  di noi stessi, rendendoci così tutti compartecipi e responsabili nel rivolgerci come parte attiva verso un risanamento globale.

COSA SONO I MICRO-ORGANISMI EFFETTIVI

Tratto da Wikipedia:
IL CONCETTO DI PREVALENZA

Il concetto di micro-organismo effettivo è stato sviluppato dal microbiologo giapponese Teruo Higa.
Professore dell'Università di Ryukyus in Okinawa Giappone, che analizzando il comportamento di varie combinazioni di micro-organismi ha elaborato il principio di "prevalenza" non pienamente approvato scientificamente. L'influenza di una combinazione di alcuni ceppi di micro-organismi in ecosistemi come terreni o acque. I micro-organismi da lui osservati, se posti in maggioranza, influenzano a catena il comportamento di altri micro-organismi e stimolerebbero diverse attività biologiche antiossidanti, da lui denominate "rigenerative", che contrastano le attività biologiche ossidative da lui chiamate "degenerative".
Teruo Higa, affermò che una combinazione di circa 80 micro-organismi è capace di decomporre la materia organica in modo da "promuovere" la vita. Ci sarebbero tre gruppi di micro-organismi "micro-organismi positivi" (che hanno effetto sulla rigenerazione della vita), "micro-organismi negativi" (che decompongono) e "micro-organismi opportunisti". In ogni bioma il rapporto tra "positivi" e "negativi" è critico dato che i micro-organismi opportunisti possono prendere o perdere il sopravvento in determinate condizioni. Higa pensa che è possibile influenzare positivamente il bioma in oggetto fornendo colonie di "micro-organismi positivi".

LA TECNOLOGIA EM
TECHNOLOGY EM
Viene commercializzata principalmente la soluzione madre contenente la combinazione di microrganismi EM. L'utilizzo prevede la "moltiplicazione", da parte dell'utente finale (o di aziende in loco), dei microrganismi EM, con un processo chiamato "attivazione", che ne premette l'utilizzo in grande scala. Altri sistemi di "moltiplicazione" della combinazione di microrganismi EM sono il compostaggio (per terreni) e la preparazione di fanghi attivi EM (per grandi volumi di acqua).

APPLICAZIONI EM
Sono state il primo utilizzo degli EM. In agricoltura biologica ed in agricoltura convenzionale, per mezzo di irrorazione, fertirrigazione, trattamento fogliare, viene indotta una prevalenza di microrganismi EM, che stimola un'attività biologica a catena sugli organismi viventi nel terreno e sulle piante con effetti sulla produzione di nutrienti, e di stimolazione vegetativa. Diminuisce anche la proliferazione di parassiti.

CONCIMAZIONE
È prevista nella tecnologia EM la produzione in proprio o l'acquisto di un concime speciale chiamato Bokashi. Il Bokashi EM viene preparato dalla fermentazione stimolata dall' irrorazione con EM di sostanze organiche (processo equivalente al compostaggio. Il prodotto che ne risulta contiene spesso più sostanze nutritive del compost classico e permette anche di riprodurre a basso costo la flora batterica EM in grosse quantità di concime, da poter distribuire su terreni, al posto o in concomitanza con l' EM stesso.
RISANAMENTO
L'attività dell' EM su terreni inquinati, o terreni non bilanciati, ne aiuta un risanamento veloce.
È usato per trasformare terreni degradati (sabbiosi, argillosi o salmastri), in terreni fertili.


APPLICAZIONE DEPURAZIONE D'ACQUA
Immettendo l'EM liquido in stagni naturali, o impianti di depurazione o acque bianche, si stimolano dei processi antiossidanti e vengono inibiti processi ossidativi di putrefazione ed eutrofizzazione.
In alcuni casi è stato possibile trasformare acque reflue in acque bianche.

LIQUAME E ALLEVAMENTI
Al pari di trattamenti con enzimi e disinfettanti l'EM è adatto al trattamento dei liquami per un miglior smaltimento e alla manutenzione delle stalle.
                                 
APPLICAZIONI EM PER  IL RICICLO E I RIFIUTI
 L'EM come accelleratore del compostaggio domestico.
Campi di compostaggio inodore della frazione umida dei rifiuti.
Abbattimento delle emissioni di gas inquinanti da discariche.


QUI DI SEGUITO UN VIDEO CHE TESTIMONIA L'EFFICACIA DEGLI EM NEI RIFIUTI ORGANICI


AUTO-PRODUZIONE

Ricopio il testo sui Fervida del Signor Abbruzzese  che li sta auto-producendo in Thailandia divulgando questo metodo anche in Italia, acquisito a sua volta da una signora Thailandese, la Signora Cheng che come lui cita, diffonde questa tecnica da lei ripresa tra vecchie alchimie antiche e dimenticate e portata alla diffusione nazionale tramite una TV da lei gestita.

DESCRIZIONE
 I FERVIDA 

La putrefazione è la fermentazione più diffusa e conosciuta. Se si butta un frutto si avvolgerà di muffe in breve tempo, marcirà, puzzerà. E' un processo naturale che alla fine produce comunque sostanze utili alla terra, ma ne libera pure di tossiche. Nella putrefazione intervengono anche microrganismi benefici, presenti in natura, ma in condizioni normali non riescono ad assumere il controllo e soccombono. In un ambiente adatto (soluzione zuccherina) i microrganismi benefici hanno il sopravvento e convincono gli inerti a lottare per il processo benefico. Il FerVìda (FV) è quindi il brodo di coltura dei microrganismi benefici (MB), che si nutrono sia degli zuccheri aggiunti che degli elementi tossici presenti nella soluzione trasformando il tutto in sostanze preziose per la vita: enzimi, amminoacidi, tannini ecc... Ma un FV non è solo questo. I MB riconoscono le sostanze tossiche e le trasformano in sostanze utili, mentre le sostanze nutritive presenti nel brodo vengono copiate e tramesse nel loro corredo genetico. I MB presenti nel FV provengono in gran parte dai frutti che introduciamo e sono presenti ovunque in natura. Un FV porta con se i principi attivi della frutta con cui è stato a contatto ma aumentati in proporzione all’invecchiamento e tutte le sostanze benefiche che la fermentazione ha prodotto.

PREPARAZIONE

Per preparare un FV serve un contenitore di plastica o vetro (solo con questi materiali avviene il processo benefico), della frutta fresca possibilmente bio (oppure erbe, foglie, radici, cortecce, gemme, germogli, fiori, un dolcificante naturale e zuccherino (come lo zucchero integrale di canna, il miele, i malti, gli sciroppi naturali ...) e acqua osmotizzata, oppure demineralizzata, distillata, minerale se non contiene acidi (vivamente sconsigliate le acque con contenuto di cloruri e fluoruri). Il contenitore deve avere un’apertura larga, in modo da rendere facili le operazioni accessorie alla fermentazione e un tappo possibilmente a vite che dia possibilità al passaggio di aria dal momento che la fermentazione benefica avviene sia a livello aerobico che anaerobico.
Per permettere la fermentazione benefica dobbiamo mantenere una proporzione tra frutta, acqua e zucchero di 3-5-1. Ossia, ogni 3 parti di frutta aggiungiamo 5 di acqua e 1 di zucchero. Se abbiamo 3 kg di frutta aggiungeremo ad essa 5 litri di acqua e un kg di zucchero ben mescolati tra loro in precedenza. La frutta dovrà essere lavata con cura con acqua e fervìda, se ne avete (lasciandola in immersione) oppure aceto di mele o al limite bicarbonato di sodio. Idem per i contenitori. Non usate detergenti chimici. I detersivi industriali uccidono sia microrganismi benefici che putrefattivi, impedendo ogni tipo di fermentazione.
Questa è la parte più difficile del processo: trovare frutta di qualità, trovare un contenitore adatto e calcolare le proporzioni in base anche alla capienza del contenitore. Ecco una maniera semplice per ottimizzare le proporzioni in base al contenitore che abbiamo a disposizione.
Consideriamo il nostro contenitore una unità divisa in 10 parti uguali. 3 parti su 10 sono da riempire di frutta, 5 parti su 10 di acqua, 1 parte per lo zucchero ed 1 di spazio vuoto. Quindi per calcolare le singole quantità basta dividere per 10 e moltiplicare per 1 per lo zucchero; per 3 per calcolare la frutta e per 5 per l'acqua; l'ultimo decimo è lo spazio vuoto. Se abbiamo un contenitore da 2 litri la quantità di zucchero sarà 200g, quella di frutta 600g, l'acqua 1lit. Contenitore da 5 lit : 500g di zucchero, 1.5kg di frutta, 2.5 lit di acqua. Contenitore da 12: 1.2kg di zucchero, 3.6kg di frutta, 6 litri d'acqua e così via.
Questo procedimento vale per tutta la frutta, per gran parte delle radici e per molte verdure, ma per le erbe, le foglie, e per tutti i vegetali leggeri il processo si complica un po’. Essendo esse molto leggere e prive di zuccheri, è opportuno raddoppiare o triplicare le dosi di acqua e zucchero, ossia passare dalla proporzione classica 3-5-1, ad un 3-10-2, oppure 3-15-3. Un modo più semplice pero’ è quello di riempire il recipiente per metà di acqua e zucchero e aggiungere poi le erbe fino a che non riempiano il barattolo nella quasi totalità, senza controllare il peso, ma solo il volume. Questi Fervìda leggeri vanno curati maggiormente, mescolati con movimento verticale per molte volte nelle prime settimane.
Stesso metodo per i FV misti contenenti bucce, fiori, frutti ecc nei quali facciamo aggiunte quotidiane: metà contenitore riempito di acqua e zucchero, la parte vegetale invece aggiunta di giorno in giorno fino al quasi riempimento del contenitore.
Dopo l’ultima aggiunta, o semplicemente dopo l’unica aggiunta va appicata al contenitore una etichetta che descriva il tipo di vegetale usato e che indichi una data d’inizio della fermentazione del nostro FerVìda.
Una volta avviata la fermentazione sarà solo necessario mescolare con movimento verticale con frequenza giornaliera o più raramente a senconda delle necessità. I contenitori dovranno sempre essere chiusi, ma non in modo ermetico. Se si hanno a disposizione solo tappi ermetici, allora vanno solo appoggiati e protetti da un tovagliolo con elastico per evitare l’ingresso di insetti e polvere.
Prima che un FV sia pronto all’assunzione orale devono passare almeno 4 mesi dalla sua messa in opera, deve avere un sapore acetico spiccato e buona limpidezza. Non deve avere muffe, odore alcolico ne odori spiacevoli non tipici (alcuni frutti hanno comunque odori particolari per loro natura).
Se vogliamo utilizzare un FV dobbiamo compiere un processo di filtrazione usando un imbuto e inserendovi una garza. Travasiamo quindi una parte del liquido preoccupandoci di rimettere nel barattolo i residui rimasti nella garza. Il passo successivo, che abbiamo definito rabbocco, è quello di riportare il nostro FV d’origine al livello iniziale introducendo acqua e zucchero in proporzione 5 a 1, ben miscelati, versando fino a raggiungere il livello primario. Le operazioni di mescolatura quotidiana o la raccolta delle condense sottotappo possono abbassare il livello di galleggiamento quindi potremmo evidenziare questo livello con un pezzo di nastro adesivo alla prima preparazione del FV, messo all’esterno del contenitore, oppure mettere l’etichetta con la data in modo che segni anche il livello.
Dopo il rabbocco il FV recupera in pochi giorni il potenziale raggiunto precedentemente. Troppi rabbocchi ravvicinati pero’ potrebbero indebolirlo, ovvero diminuirne vivacità ed efficacia; quindi consigliabile non fare più di 3 rabbocchi annui ad una distanza di almeno 4 mesi uno dall’altro. I FV possono essere ermenticamente chiusi, se necessario, solo dopo l’anno di età, quando sicuramente smetteranno di produrre gas essendosi completamente purificati. Verso l’anno di età i MB terminano il loro lavoro di “copiatura” delle virtù del frutta. Quindi, ad un anno un Fervida puo’ diventare indipendente e continuare a crescere anche separato dalla frutta. Il FV separato, di almeno un anno di età, puo’ essere messo in rigenerazione e continuare a maturare e a potenziarsi. Una tecnica di rigenerazione lenta, da portare avanti per un anno consta nell’aggiungere al FV invecchiato la medesima quantità di acqua e di miele, tecnica 1-1-1. Se invece preferiamo una rigenerazione più rapida usiamo la tecnica 5-5-1 ovvero 5 parti di FV maturo, 5 parti di acqua ed una parte di miele. Le tecniche di rigenerazione servono se vogliamo aumentare la quantità di un FV invecchiato senza perderne qualità.
USO
L’invecchiamento di un FV è direttamente proporzionale alla sua efficacia terapeutica, un ferVìda giovane ha un effetto blando sia a livello nutrizionale che terapeutico (che corrisponde grossomodo all’efficacia dei microrganismi effettivi in commercio) un Fv invecchiato diventa molto potente e bastano poche gocce per curare gran parte delle patologie più diffuse. I FV sono un rimedio universale perchè agiscono a diversi livelli: rafforzano il sistema immunitario e rigenerano la flora batterica, purificano l’organismo con la loro azione chelante e detossificante, rallentano l’invecchiamento cellulare grazie all’altissimo contenuto di sostanze antiossidanti tra cui spiccano l’acido ellagico, di cui si fa un gran parlare in fatto di prevenzione e cura dei tumori e l’acido gallico, altro potente antiossidante. I FerVìda sono alimenti vivi, come la frutta, nutrono quindi l’organismo, oltre che a livello molecolare, anche a livello vibrazionale apportando energia vitale, agiscono quindi anche sull’umore, portando serenità e gioia.
L’azione dei FV è molto potente indipendentemente dal vegetale che si è fatto fermentare, ma puo’ potenziarsi ulteriormente a seconda delle sue caratterisstiche. Per questo si scelgono vegetali diversi da fermentare, e si fanno maturare separatamente per poi unire i FV che presentano caratteristiche simili per affrontare un problema.
Ma gli utilizzi dei FerVìda non si limitano solo all’azione terapeutica e nutrizionale. I FV supportano in modo globale la nostra quotidianità, la nostra esistenza.
Purificano l’acqua che beviamo soltanto aggiungendo poche gocce
Igienizzano i cibi freschi allungandone la conservazione
Aggiungono elementi nutrizionali ai cibi, anche se cotti
Danno un gusto piacevole a bibite e tisane
Sostituiscono i detergenti chimici o agiscono in combinazione con essi, aumentandone l’efficacia e annullando l’impatto ambientale
Sostituiscono dentifrici con la loro potentissima azione antibatterica
Fungono da ottimi digestivi
Hanno un forte potere cicatrizzante, ottimi sulla pelle, danno lucentezza e morbidezza, eliminano ogni problema epidermico, anche i più resistenti, come la psoriasi
Armonizzano l'ambiente e migliorano la qualità delle zone prive di vitalità, riducendo l'azione eventualmente negativa dei campi elettromagnetici
Fungono da antiparassitari, per gli animali domestici e per le piante, fertilizzano e ripuliscono la terra
Eliminano i cattivi odori
Rendono innocui i rifiuti tossici e radioattivi
Insomma, se non sono la panacea di tutto, poco ci manca.


I MIEI MICRORGANISMI EFFETTIVI

Personalmente li ho preparati in piccole damigiane di vetro a bocca larga e usato acqua termale, inoltre come miele ho inizialmente usato quello di girasole per sostituirlo poi con quello al tarassaco, ricco di lieviti e quindi maggiormente incisivo nell'aiutare ad attivare il processo di fermentazione. Ovviamente tutto rigorosamente biologico.


Qui di seguito qualche foto dei miei micro-organismi di cui il melograno e il caffè verde hanno terminato il loro processo di fermentazione, il limone invece è stato appena avviato (infatti è in superficie mentre i frutti del melograno, e il caffè, si sono già depositati sul fondo), mentre alla carota è stato fatto già il primo rabbocco.

    




  Arrivederci al prossimo aggiornamento!